Tra neurologia, riabilitazione della disfagia e pneumologia nel Parkinson
Oltre i tremori: il volto nascosto del Parkinson
Quando si parla di Malattia di Parkinson, si pensa subito ai tremori e alla lentezza nei movimenti. In realtà, questa patologia neurodegenerativa colpisce anche funzioni fondamentali come la respirazione e la deglutizione, con un impatto diretto sulla qualità di vita.
Il legame tra respirazione e deglutizione
Il Parkinson è caratterizzato da una progressiva degenerazione dei neuroni dopaminergici, che riduce e altera il controllo dei movimenti.
Per capire meglio, immaginiamo il cervello come una grande centrale di traffico e il corpo come tutti i movimenti delle macchine. Quando la dopamina funziona bene, i semafori, i cartelli e i sensi di marcia sono chiari: le auto scorrono ordinate, senza incidenti e senza blocchi. Così camminare, respirare o deglutire avviene in modo fluido, quasi automatico.
Quando però questi neuroni degenerano e iniziano a mancare, i segnali della centrale diventano deboli o confusi. È come se sparissero semafori e cartelli: le macchine si muovono ancora, ma più lentamente, con incertezze e intoppi. Allo stesso modo, non solo i gesti quotidiani perdono fluidità, ma anche funzioni vitali come la respirazione e la deglutizione diventano più difficili e faticose, con conseguenze importanti per la salute e la qualità di vita.
Il ruolo della pneumologia
Lo pneumologo ha un compito cruciale nel monitorare e mantenere la salute respiratoria del paziente parkinsoniano. I suoi obiettivi principali sono valutare la funzionalità polmonare con test specifici (come spirometria e DLCO), prevenire le complicanze attraverso esercizi respiratori mirati a migliorare la capacità polmonare, e intervenire tempestivamente sulle infezioni respiratorie, coordinando terapie farmacologiche o fisioterapia respiratoria.
Riabilitare la disfagia per proteggere la deglutizione
La disfagia nel Parkinson non è solo un disagio: è un rischio concreto per la salute. La presa in carico precoce da parte del logopedista o del terapista della riabilitazione è fondamentale.
La riabilitazione può includere la valutazione clinica e strumentale (come videofluoroscopia o FEES), esercizi mirati per rinforzare i muscoli della deglutizione, adattamenti della dieta e l’educazione del paziente e dei familiari su posture e strategie utili. Con un lavoro costante, molti pazienti recuperano una deglutizione più sicura e riducono le complicanze respiratorie.
La neurologia come regia
Il neurologo è la figura che tiene insieme il percorso complessivo: modula la terapia farmacologica, coordina gli altri specialisti e adatta il programma riabilitativo all’evoluzione della malattia. Una comunicazione costante tra neurologo, pneumologo e logopedista è essenziale per garantire un intervento efficace e sincronizzato.
La forza del lavoro di squadra
Un paziente con Parkinson, disfagia e problemi respiratori non ha bisogno di visite separate e scollegate, ma di un percorso condiviso, in cui ogni specialista dialoga con l’altro.
L’approccio multidisciplinare prevede una valutazione iniziale congiunta, la definizione di un piano personalizzato che integra terapia farmacologica, riabilitazione respiratoria, esercizi di deglutizione e, quando serve, fisioterapia motoria. Il follow-up regolare permette di aggiornare il programma e prevenire complicanze.
Perché questo approccio funziona
Un lavoro integrato riduce al minimo il rischio di polmoniti da aspirazione e ospedalizzazioni, migliora la qualità di vita restituendo sicurezza nel respiro e nell’alimentazione, e offre un supporto continuo a paziente e famiglia.
Il Parkinson non colpisce solo il movimento: può minare funzioni vitali come respirazione e nutrizione. Un approccio che unisce pneumologia, riabilitazione della disfagia e neurologia fa la differenza tra una vita limitata e una vita vissuta al meglio delle proprie possibilità.